NoemiR |
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| Capitolo 6 6 Moreno Mi piace fare il rapper. Mi piace divertirmi e far divertire la gente che ascolta i miei rap. Infatti non sono uno di quelli che quando canta sembra inca***to o depresso. Sono appena entrato ad Amici e che dire? Già mi sembra una figata! Sono stato accolto benissimo da tutti i ragazzi e adesso sto facendo un freestyle con Emanuele, Edwyn, e Costanzo. Passano davanti a noi Noemi, Laura e Arbena per andare a prendere qualcosa dai loro armadietti. Arbena mi fissa e poi distoglie subito lo sguardo.
"Per le ragazze/ a me piaccion tutte, pure basse/ basse, alte, grasse, grazie tante/ senti come suona nonostante/ More quando arriva è un tappo come lo spumante/ ma quando arrivo io ho risolto molto spumeggiante/ fa così, More perde peso e resta in forma/ cerco una ragazza, una ragazza in forma/ per questo faccio freestyle, quando arrivo in pista/ mi piacciono le donne ma non vorrei mai fare il tronista..."
<<voi uomini dite così solo perchè siete invidiosi di Francesco Monte!>> commenta Arbena. <<vorresti dire che io non sono all'altezza di quello lì?>> le chiedo sorridendo. <<all'altezza proprio no!>> dice scherzando e tutti ridono. <<non sei alto nemmeno un metro e settanta>> <<carina questa qua>> dico indicandola. Ed ed Ema mi guardano in modo strano, come per dire "noi non possiamo dire niente...". <<va be' raga, io lo so che voi siete invaghiti da trent'anni da Noemi e Laura, ma io ho gusti diversi, per fortuna, dai vostri>> I visi delle due si trasformano in mele rosse. Dopo essersi scambiati uno sguardo, Ema ed Ed esclamano in coro <<nonononono! Non è vero..>>. <<ragazze, potete uscire, per favore?>> Mi danno retta ed escono impacciate a causa del nostro comportamento. Mi rivolgo ad Emanuele e Edwyn fregandomene delle telecamere che ci seguono: <<sputate il rospo e dite che vi piacciono, su dai, a me potete dirlo!>> li prego simulando gli occhi dolci del gattino di Shrek2. Ed e Ema si guardano di nuovo. <<va be', non volete dirmelo... ma tanto i vostri sguardi fanno capire tutto!>>
Sono le 10.20. Tra quaranta minuti dobbiamo rientrare al residence. Io sto davanti a un locale blues di Roma, dove ha appena finito di cantare Emanuele. Mentre lo aspetto guardo passare le macchine e mi accendo una sigaretta. Dall'altra parte della strada vedo una ragazza correre. La riconosco, è Arbena. <<arbena! Dove vai?>> Le urlo sperando che mi senta. Lei per un attimo si gira e mi presta attenzione, poi riprende a correre. Getto per terra la sigaretta, la spengo con la scarpa e poi cerco di raggiungere Arbena. Riesco a bloccarla prendendola per la mano. <<lasciami stare!>> mi grida. Ha il volto rigato di lacrime. <<non posso lasciarti stare, guarda come sei ridotta!>> <<perchè come sono ridotta? Ho solo un paio di gocce che scivolano sulle guance, niente di grave!>> <<farai anche l'attrice, ma queste non sono lacrime finte>> <<lasciami, per favore!>> mi implora cercando di fuggire dalla mia presa. <<fermati, Arbena>> le dico afferrandola per le spalle e accostandola con calma al muro di via Tuscolana, dietro di noi, pieno di murales. <<adesso mi devi fare un favore>> le dico guardandola fissa negli occhi <<ti devi tranquillizzare>> <<ma come faccio?!>> mi chiede singhiozzando. <<siediti accanto a me e raccontami tutto>> Ci sediamo sul ciglio del marciapiede, per fortuna zero traffico sta sera. <<ma che senso ha avuto? E' venuto a Roma solo per dirmi che stava con un'altra...! Per tutti questi anni non ha fatto altro che illudermi, io ero solo un giocattolo, il suo "divertimento estivo"!>> Si tappa gli occhi con le mani. Io prima l'abbraccio e poi le dò un bacio sulla fronte. <<come faccio adesso?>> Mi domanda con gli occhi lucidi. <<non devi far altro che ascoltarmi>>
"Inizio un rap fighissimo, per le storie sconfinate che finiscono/ per chi è stato ferito e per chi non ha mai tradito/ i fatti sono fatti/ e i patti sono patti/ dicevi 'L'amore non ha regole'/ ma 'sta volta ha fatto cadere sulla testa solo tegole/ comincio con questa canzone e lascia stare: lui è solo il solito cogli*ne da mandare a cag*re/ e adesso, bella, arriva More/ arriva il tuo personale cantastorie/ sì, ma che ci piangi a fare?/ E' arrivato More/ E' solo lui il tuo nuovo amore!"
=-)
Arbena ed io ci guardiamo negli occhi. Sta mattina sono arrivato a Roma che ero uno solo, sta sera siamo siamo in due a spiccare questo volo.
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