| NoemiR |
| | Partiamo dal fatto che questa fan fiction è nata come una specie di "gioco". Mi è sempre piaciuto scrivere, così, io e le mie due migliori amiche ci siamo proposte di inventare una storia inerente a quest'ultima edizione di Amici. I protagonisti sono:
Noemi Laura Arbena Edwyn Emanuele Moreno
La fan fiction ho cominciato a scriverla da pochissimo tempo... Solo un'ultima cosa: spero che vi piaccia... Amici? Capitolo 1 1
Noemi
Brilliamo luminosi come un diamante Trovi la luce nello splendido mare Scelgo di essere felice Tu ed io, tu ed io Siamo come diamanti nel cielo
Sono queste le parole che riproduce il mio MP4 mentre sono qui, seduta sull’erba con la schiena contro la corteccia di un albero, davanti all’entrata di Cinecittà. In effetti Rihanna non ha tutti i torti, la luce si trova in qualcosa d’immenso; e quel qualcosa per me si chiama musica. Qualcuno mi toglie le cuffiette dalle orecchie. -Guarda un po’? Tu sei il numero 732 ed io il 733- Laura, la mia compagna d’avventura nonché migliore amica, mi sventola a due centimetri dalla faccia un paio di biglietti con sovrascritti i numeri e la firma Amici di Maria de Filippi . -Perché io mi dovrei esibire prima di te? Voglio essere io la settecento trentatreesima!- Le dico strappandole dalle mani il mio biglietto. -Mi dispiace... chi è andato a prendere i biglietti, decide! Ma ammetto di averlo fatto apposta, almeno prima vai tu e io intanto mi preparo psicologicamente guardandoti…- Mi fa la linguaccia e si siede accanto a me. Tira fuori dalla borsa un panino. -Io non lo so come fai in momenti del genere a pensare a mangiare! E il bello è che nemmeno ingrassi per lo stress!- Sbotto. -E che ci vuoi fare… c’è chi può e chi non può..- Si gira verso di me ridendo. -…Bastarda! Che vorresti dire è?- La spettino completamente e continuo a darle fastidio a tal punto da far cadere il panino dalle sue mani. Mentre sta per tirarmi un pungo sulla pancia squilla il cellulare. -Tranquilla, rispondi, tanto non finisce qui!- Mi urla aggiustandosi i capelli. Arbena, l’altra nostra migliore amica mi dice che per le quattro sarà a Cinecittà, stranamente arriva puntuale e ci aiuta a stare tranquille. Intorno a noi ci sono tantissimi ragazzi intenti a fare vocalizzi, spaccate e robe varie. Sono le 16.30 precise e questa volta, a differenza dei precedenti stage di Luglio, ci troviamo nello studio dei pomeridiani di Amici. E’ tutto così fantastico. Dal soffitto pendono fari e telecamere che si muovono come robot, o a chi ha un po' di fantasia, come me, sembrano dei piccoli UFO. Mentre ci fanno sedere nelle gradinate entra Maria accompagnata da un enorme boato. <<guardate Maria! E’ figa anche dal vivo!>> Laura ha sempre ammirato Maria. Anch'io... ma, ogni volta che parla, la sua voce mi ricorda quella del camionista che scaricava i tavoli e le sedie davanti alla fabbrica di mio padre. Maria ci saluta con una mano perché nessuno degli autori le presta attenzione per porgerle un microfono, o meglio un “gelato” come si chiama in ambito televisivo, perciò innervosita vola a sedersi sui gradini davanti ai banchi bianchi che ogni anno ricevono i ragazzi, i nuovi protagonisti del Talent show. E’ strano come da casa passino delle cose totalmente surreali. Per esempio che la gente “famosa” venga accontentata da chiunque le stia intorno. Un po' come su Aladdin... c’è il genio della lampada che realizza ogni desiderio espresso, toglie ogni sfizio. Invece qui davanti c’è Maria che ancora, dopo cinque minuti dal suo ingresso in studio, non ha il suo microfono. Quando finalmente uno degli autori le dedica un pizzico di attenzione e le porge il gelato, ci saluta con la sua voce roca e da maschiaccio. -Benvenuti ragazzi- Dice cauta fissandoci.. forse uno ad uno, perché non finisce mai di staccare gli occhi di dosso alle gradinate -Come state?- -Bene Strilliamo tutti in coro. -Siete pronti?- Incalza con un sorriso malizioso. Un mix di “no” e “si” si scontra non lasciando intuire se ci sia una maggioranza. Maria ci sorride di nuovo, ma questa volta il suo sorriso è tutt'altro che malizioso. Di solito lo fa per calmare chi è dalla parte del pericolo. Ci spiega lentamente che al centro dello studio stanno portando dei banchi pieni di fogli con scritti i nostri nomi. Cantanti e ballerini sono divisi in più gruppi distinti tra maschi e femmine. In ogni foglio ci sono sei canzoni, e di quelle sei ne dobbiamo scegliere soltanto una da cantare di fronte a tutti: pubblico, commissione e Maria. Io sono insieme ad altre sei cantanti. Laura è sul banco davanti a me. Prendo tra le mani un foglio e scruto per bene ogni titolo. Leggo: Diamonds. E' da questa mattina che questa canzone mi sta totalmente rapendo... Una rossa con la voce un po' a papero mi si avvicina -Fortina come canzone. Vogliamo fare colpo oggi, eh?- E’ logico che quel sorrisetto e quella frase siano una provocazione, ma non le dico che nel nostro foglio c'è scritto anche il titolo della canzone “Stronza” di Masini, mi giro e vado verso Laura. Lei ballerà sulle note di Payphone, una canzone che riempie Arbena, lei e me di ricordi... e in un attimo sono arrabbiata perchè nel mio foglio non c'è quella canzone. Laura che balla e io che canto la stessa canzone sarebbe il regalo perfetto da fare a chi, se siamo qui, ci ha aiutato in tutti i modi... La cattedra a sinistra dello studio si riempie man mano che la commissione prende posto. Maria chiama me. E' il mio turno, canto e cerco di farlo al meglio. In quei momenti non cerco di far altro che pensare ogni singola parola che canto ma soprattutto di crederci come se fosse l'ultima cosa che mi possa salvare. Quando la musica svanisce Maria sembra scioccata. E mentre cerco di manovrare l’emozione come una marionetta, lei annuisce in continuazione, poi mi sorride e mi dice -Brava-. Rimango ferma al centro dello studio come un cane bastonato mentre sento il battito di mani più forte che abbia mai ricevuto. Con la coda dell’occhio sbircio le mosse dei professori di canto. Sono tutti e tre impassibili. Grazia scrive, Rudi mi osserva attentamente e Mara guarda il pubblico alle sue spalle. Zanfo ride. Sono stata così ridicola? E’ pur vero che ho una paura tremenda, che me la sto facendo sotto e che se fra un po' non torno a posto, sverrò. Torno a guardare Maria cercando un aiuto. Mi tremano le mani e riesco a stento a rimanere in piedi. -Puoi tornare a posto- Faccio un mezzo inchino come la prima volta che mi sono esibita nel mio paese e risalgo le gradinate. Maria chiama Laura e io l'abbraccio per farle coraggio. Torno sulle gradinate con Arbena che mi dice che sono stata brava, ma data la mia scarsissima autostima le rispondo che non è vero. -No invece, sei stata brava- Afferma un ragazzo accanto a me con una faccia da “ci sei o ci fai?”. -Sei stata brava- Mi ripete come se qualcuno avesse premuto REPEAT. -Grazie...- Gli rispondo. -Di niente- mi dice sorridendo. -Io sono Ema, cioè Emanuele, però.. tutti mi chiamano Ema, piacere Noemi- mi porge la mano e io gliela stringo. -Aaaaah, no! Scusa! Eri tu che dovevi dirmi "piacere Noemi"!!!- Io davvero non so che dirgli... -No, non fa niente tranquillo...- mi esce di bocca. -Eh no, scusa, scusa tanto..- continua a dirmi. Arbena a stento riesce a trattenere le risate. Io intanto mi chiedo da che pianeta venga questo Emanuele... Intanto parte Payphone e Laura inizia a ballare. Volare più che ballare. Io e Arbena ci teniamo per mano sia per l'emozione che ci trasmette la canzone stessa che per l'emozione che ci trasmette Laura che la sta ballando. E' davvero stupenda. Ha un fisico da urlo e lo sa usare al meglio! Non è come tante che lo usano per fare le fighe, lei lo usa per inseguire un sogno! Ed è proprio per questo che io la stimo al 100%. Parte un applauso fortissimo e io ho quasi le lacrime. -Wow- si lascia sfuggire Emanuele. -E' bravissima, vero?- Gli chiedo applaudendo più forte che posso. -E' fantastica! Emoziona quando balla! Cioè..!- La guardo e lei guarda me e Arbena. Maria si alza dalla sedia e le si avvicina. -Com'è andata?- le domanda appoggiandole una mano sulla schiena. -..Bene- le risponde Laura. -sei timida, Laura?- -Un po'...- Afferma sorridendo. Quanto la amo quando sorride in quel modo dolce! -Sei amica di Noemi? Ho visto che prima ti ha abbracciato- -Sì, ci conosciamo dalle medie- Io le mando un bacio con la mano. -Maria, a proposito di Noemi- interviene Grazia -Non è che potrebbe cantare Payphone anche lei?- Mi sento gelare il sangue nelle vene. -Come mai Grazia?- le chiede dubbiosa Maria. -Vorremmo riascoltarla per sentire una cosa...- Io riscendo le gradinate e raggiungo Laura. -Allora facciamo così... loro sono amiche da tempo, facciamole duettare. Laura balla e Noemi canta, che ne dite?- La commissione mostra qualche disaccordo ma Maria li guarda convinta e non aspetta nemmeno il loro giudizio. -Duettate- Ci ordina mentre torna a sedersi. Non so cosa stia succedendo, so solo che vorrei spaccare tutto. So le mosse che sta facendo Laura perciò io mi muovo nei lati opposti ai suoi in modo da non darle fastidio. Sento le mani degli altri ragazzi battere il ritmo.
I'm at the payphone/ trying to call home,/ all of my change I spent on you/ where have the times gone/ Baby it's all wrong/ where have the plans we made for two/ If happy ever after did exist/ I would still be holding you like this/ And all those farytales are fall of shit/ One more fucking love song/ I 'll be sick/
Non so descrivere cosa sia successo e nemmeno cosa stia succedendo ora. So solo che mi sento bene, come mai lo sono stata. Io e Laura ci scambiamo un abbraccio. Garrison guarda i professori di canto e gli da l'okay. -Noemi hai capito di cosa si trattasse?- Annuisco.
Edited by NoemiR - 4/3/2013, 21:27
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